Cosa fare per avere il peggior sesso possibile?
Il peggior sesso possibile. Come si fa?
Questo articolo del blog è dedicato alla risposta alla domanda: come fare il peggior sesso di sempre, che cos’è il cattivo sesso? La risposta ci renderà consapevoli di aspetti importanti che potremo poi cambiare più facilmente per ottenere più divertimento, piacere e appagamento nell’intimità di coppia. It was a terrible kiss, shockingly bad;
Quando sono pronti per fare sesso, Margot dice a se stessa che è stata la peggiore decisione della sua vita… Il peggior sesso di sempre! Non lo dice a Robert ma rompe la relazione con lui. Lui non accetta la rottura e comincia a inondarla di messaggi. A un certo punto lei smette di rispondere. L’ultimo messaggio di lui contiene solo una parola: puttana.
La storia dimostra che molte donne spesso si danno troppo da fare per soddisfare il proprio partner a letto, dice l’autrice a proposito del proprio testo. Questo è estenuante e deve cambiare. Naturalmente, questo non vale solo per le donne. Nel mio studio, molti uomini mi dicono che si sforzano infinitamente per soddisfare le loro partner. Purtroppo, tuttavia, quello che spesso accade è che strada facendo propio loro perdano il loro stesso desiderio e che il sesso diventi per entrambi faticoso e insoddisfacente.
Sesso occasionale per noi donne? Meglio lasciar perdere
Perché le donne non amano quanto gli uomini il sesso occasionale? Proprio perché sanno – avendone fatta esperienza – che per loro il risultato sarà spesso insoddisfacente. Valutano i rischi e il possibile piacere. Pensano a ciò che le aspetta: forse un pizzico di avventura e una briciola di conferma – che fa sempre bene all’ego 😉 – da un lato. D’altro canto considerano il rischio reale di rimanere incinta o di venire contagiata da una malattia trasmettibile sessualmente, di essere etichettata come una leggera e – molto probabilmente – di venire deluse per quanto riguarda il proprio piacere sessuale. (Cfr. Cindy Meston nel suo studio sulla domanda: perché le donne fanno sesso).
Il sondaggio del JOYClub
La comunità erotica JOYclub ha intervistato 2.000 membri sul tema del peggior sesso. Il risultato non sorprende: quasi tutt* hanno fatto del cattivo sesso, ma solo poch* ne parlano apertamente. Cosa possiamo fare al riguardo? Cominciamo a ricordare in modo onesto e autocritico a che punto e in quali condizioni arriva il momento in cui questa particolare esperienza si trasforma in un evento da dimenticare. Che cosa esattamente rende il sesso spiacevole? Paradossalmente, possiamo rendere la nostra vita sessuale più piacevole e appagante riflettendo prima su cosa dovremmo fare per peggiorarla. Da qui possiamo imparare a farlo meglio.
Ma prima di tutto, esaminiamo le situazioni o le abitudini più comuni che rendono il sesso un’esperienza da dimenticare:
Numero 1
L’atteggiamento che io chiamo da stella marina. Essere senza passione e apatic* durante il sesso. Secondo il sondaggio di JOYclub, per molte persone la mancanza di passione durante il rapporto sessuale è un segno negativo. Senza il vero entusiasmo di base, tre quarti delle donne e oltre due terzi degli uomini valutano l’esperienza complessiva come scadente.Il perché e il percome il sesso avvenga senza passione è una domanda da un milione. Tuttavia, fare chiarezza su questo aspetto aiuterebbe a risolvere il problema.
Numero 2
Sesso pornografico, meccanico e insensibile. Non c’è nulla di male nelle posizioni insolite e nel sesso più trasgressivo mentre si fa l’amore. Ma se è solo così, a lungo andare si può trasformare in qualcosa di meno piacevole. Brevemente: la vagina della donna si deprime quando la penetrazione si protrae a lungo in maniera frenetica e meccanica. Tra l’altro questo spesso avviene quando il pene è anestetizzato e proprio per questo cerca stimoli sempre più forti, arrivando con il tempo tuttavia a sentire sempre meno. Cosí facendo significa che i nostri organi sessuali sviluppano solo una piccola parte del loro potenziale.
Molte persone non sfruttano appieno il loro potenziale fisico e questo spesso rende il sesso in genere poco appagante. Le cosiddette risorse del corpo (movimento, respiro, ritmo e tonicità) vengono utilizzate in misura limitata. Il risultato è la cosiddetta modalità arcaica. Questa modalità ha una certa efficacia (se si vuole ottenere un rilascio rapido – da sol* o con un* partner)… Ma questa modalità ha poco in comune con la passione, la sensualità e il piacere. La buona notizia è che è possibile ampliare il nostro potenziale imparando ad abitare il nostro corpo e a sfruttarne la sua potenzialità. (Sul tema delle modalità ci sarà a breve un nuovo articolo)
Numero 3
Il dolore – non ricercato – durante il sesso. Se non provate piacere sentendo dolore durante il sesso, questa sensazione diminuirà il vostro piacere e renderà la vostra intimità un inferno. Il dolore durante il sesso è un argomento tabù, soprattutto per noi donne (statisticamente parlando, le donne ne soffrono in genere fino a circa il 20%, gli uomini fino a circa l’8%).
Purtroppo, però, il dolore non scompare da solo. Al contrario, può diventare cronico e trasformare la vita sessuale in un incubo. Questo problema, che può essere affrontato solo individualmente, richiede un supporto professionale. Spesso il partner è altrettanto impotente di fronte a questo fenomeno quanto la donna che prova dolore. Il dolore durante il sesso non è un destino inevitabile, ci sono soluzioni! Rivolgiti ad un* espert* per trovare la soluzione migliore per il tuo caso.
Numero 4
Sesso monotono. Tutto segue la stessa routine, ogni tocco, ogni cambio di posizione è prevedibile. In una relazione a lungo termine sarebbe utopico pretendere che il sesso sia sempre innovativo e vario, ma un pizzico di fantasia e di apertura ad altri ingredienti per il buffet erotico rende sicuramente il tutto più interessante e il sesso piú appagante!
Numero 5
Pensare solo a se stess* e non affidare completamente all’altra persona la responsabilità del proprio piacere e della propria soddisfazione. Un po’ di sano egoismo è importante durante il sesso. Poiché questo termine ha una connotazione molto negativa, in sessuologia si parla di egocentrismo.
Tuttavia, vorrei spiegare esattamente cosa significa. Egoismo significa semplicemente che un uomo*donna pensa solo a se stess* indifferente ai bisogni e desideri dell’altra person… L’egocentrismo, invece, descrive la capacità di pensare a se stess* e di fare ciò che conduce al proprio piacere, tenendo presente anche il benessere dell’altra persona. È altrettanto sconsigliabile rinunciare al proprio piacere e alla propria soddisfazione lasciando che sia l’altr* a prendersi cura di noi. Questo atteggiamento è spesso garanzia di delusione e insoddisfazione.
Numero 6
La homebase, la casa base dell’erotismo. Questo termine descrive il nostro “linguaggio sessuale”, una sorta di lingua madre che tutt* abbiamo. Quando due persone entrano in intimità l’una con l’altra, “parlano” il loro linguaggio sessuale e presumono che l’altra persona lo capisca e lo parli bene quanto noi. Ma non è detto che funzioni così, senza bisogno di ulteriori spiegazioni. Soprattutto quando si tratta di lingue molto diverse e quando non si conoscono nemmeno alcune parole della lingua dell’altr*, il risultato è un sesso che alla lunga non piace. Nessuna lingua è migliore dell’altra. Bisogna solo rendersi conto che ce ne sono diverse e vedere fino a che punto possiamo ampliare il nostro “repertorio linguistico”.
Numero 7
I preliminari del sesso. Soprattutto le donne si lamentano del fatto che i loro partner le travolgono troppo presto con baci appassionati e carezze troppo mirate. Il corpo – e la mente – hanno talvolta bisogno di uno scalino intermedio, quando il desiderio arriva, quando il corpo risponde fisiologicamente, i baci possono diventare di conseguenza più intensi. All’inizio si consigliano baci più delicati – io li chiamo “baci a farfalla” – che possono risvegliare il desiderio di saperne di più.
Un paio di numeri al riguardo
L’89% delle donne ammette di aver fatto del sesso non soddisfacente. Per gli uomini, la percentuale è solo del 76,6%. Solo il 50,9% delle persone intervistate cerca una conversazione chiarificatrice a tale riguardo. Per l’altra metà, questa esperienza negativa è un argomento tabù. Tuttavia, se il sesso è buono, il 91,4% ne parla. Ma, attenzione: porre la banale domanda “Allora, com’è andata?” è disapprovata da oltre due terzi delle persone intervistate.
Alla domanda su quali opzioni utilizzano per migliorare le proprie abilità sessuali, entrambi i sessi si affidano principalmente a consigli liberamente accessibili su Internet. Le donne cercano anche di scambiare idee con amic*. Gli uomini, invece, preferiscono il dialogo anonimo sui forum di Internet.
Alcuni esercizi pratici
Rivedete la vostra vita sessuale. Esaminate i punti o le situazioni che per voi sono stati meno interessanti, passionali o appaganti.
– Che cosa è successo esattamente?
– Il momento? Il luogo? L’atmosfera complessiva?
– Il vostro stato mentale/fisico?
– Le modalità: i preliminari, la qualità del tocco, il dolore indesiderato o le conseguenze successive (infezione della vescica, ecc.)?
Ora pensate a cosa dovrebbe accadere perché la situazione peggiori? Cosa dovreste fare per peggiorare la situazione?
Esattamente, ora sapete cosa dovete fare per migliorare la situazione!
La mia raccomandazione
La prima raccomandazione che vorrei darvi è una regola molto semplice: 70/30… Questo significa che tutt* noi siamo sempre responsabili per almeno il 70% del nostro piacere anche quando siamo con la persona da noi scelta. In casi estremi, dimostriamo responsabilità per il nostro benessere semplicemente dicendo grazie – cosí non mi sta bene – e arrivederci!
Vi piacciono i preliminari più lunghi? Allora non aspettatevi che il*la vostr* partner vi legga nel pensiero. Se non vi piacciono i preliminari, dite chiaramente, preferibilmente in modo non verbale, che siete pront* per il passo successivo. (Entrambe le situazioni mi vengono riportate nelle sedute individuali).